(di Bernardo Pasquali).Uno studio molto interessante dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, mette in evidenza come il mondo del commercio, anche quello dei prodotti agroalimentari, sta cambiando in maniera epocale. Non con la velocità che hanno altri continenti come Asia e USA, ma l’Europa sta definendo un uovo concept di acquisto che si sta consolidando sempre più tra i consumatori finali.

Innanzitutto per vendite retail si intendono tutte quelle vendite che investono i consumatori finali, sono definite in italiano vendite al dettaglio. La pandemia ha fatto da grande acceleratore in questo. Se entriamo nei numeri vediamo come negli USA la percentuale di penetrazione dell’ecommerce nel totale delle vendite retail sia del 22% con un incremento della vendita on line del 18%. L’Europa ha una percentuale di penetrazione del 15% e un incremento nel 2021 del 13%; infine la Cina che sovrasta tutti con una forza di penetrazione del 28% con un incremento delle vendite online nel 2021 del 19%.

Nel 2021 in Italia crescono anche gli investimenti che sono stati fatti nell’attivazione di nuove forme di sistemi digitali, con una media di +2,5% del fatturato di ogni azienda. In totale la vendita online retail del 2021 ha raggiunto una quota pari a 30,5 miliardi di euro.

Nel 2021 l’85% dei 300 top retailer italiani per fatturato ha una iniziativa e-commerce. Esselunga e Coop hanno dimostrato da anni di avere le idee chiare in particolare su questo settore. La prima, si è mossa nel campo del self scannino e self check out e sta introducendo tutta una serie di azioni che migliorino una maggiore prossimità, fisica e funzionale al consumatore; la seconda invece ha investito molto sull’assunzione di nuovo personale specialistico dedito allo sviluppo dei canali online e attualmente si sta orientando sempre più verso la riproggettazione dei punti vendita in chiave omnicanale.